Soft Skills: le top 5 del 2020!
Nei database si LinkedIn si trovano almeno 50.000 abilità professionali, estratte da contenuti come annunci di lavoro e curriculum degli iscritti provenienti da tutto il mondo. Da un certo punto di vista non è così sorprendente: ogni anno, nel mondo, emergono figure professionali che nessuno immaginava potessero esistere.
Pensiamo solo a competenze nell’ambito del blockchain, del social media management o dell’intelligenza artificiale, campi esplosi solo negli ultimi anni e che hanno prodotto professionalità completamente nuove. Ma cosa sono le soft skills?

Duri fuori, morbidi dentro
50.000 è comunque un numero sorprendente, che riflette la vastissima differenziazione e specializzazione delle “hard skills” richieste dalle organizzazioni (pensiamo solo ai moltissimi linguaggi di programmazione e framework nell’ambito IT), ma non solo: anche le soft skills rientrano in questo elenco.
Queste competenze, come il saper lavorare in gruppo o il saper adattarsi a un nuovo ruolo, descrivono capacità relazionali e comportamentali che vanno al di là di quelle tecniche. L’importanza che le aziende danno a queste competenze cresce ogni anno, perché forniscono una prospettiva di sviluppo della persona spesso più preziosa delle mere conoscenze tecniche.
Questa spinta ha conseguentemente portato alla catalogazione, definizione e classificazione di una quantità enorme di soft skills (e di elenchi di dubbia utilità per aziende e candidati) nel tentativo di mettere nero su bianco la definizione di un lavoratore che, in mancanza di altre parole, “si pone bene” in una azienda specifica. Per fare ordine, LinkedIn ha stilato una classifica che commenteremo in questo articolo!

And the winners are…
1) Creatività
Al primo posto, come per il 2019, troviamo la creatività. Non c’è niente da fare, la capacità di generare nuove idee è saldamente in prima posizione non solo in molte classifiche, ma anche nella mente dei manager e dei leader d’impresa che ci circondano. Non solo perché rappresenta una forte spinta all’innovazione, ma anche perché sarà una componente fondamentale nel rapporto uomo-macchina, oltre che un imprescindibile punto di differenziazione tra noi umani e i nostri colleghi robotizzati, futuri e presenti.
È anche vero che, sebbene l’entusiasmo per la creatività sia evidente, molte aziende debbano impegnarsi a costruire una cultura aziendale che accolga, favorisca ed incoraggi il pensiero creativo, altrimenti il dipendente creativo verrà visto non tanto come una forza del cambiamento, ma un ostacolo alla stabilità della azienda. In questo senso, la seconda skill può rivelarsi molto utile…
2) Persuasione
Questa soft skill è al secondo posto, non tanto in quanto legata alla capacità di convincere (o abbindolare) un cliente, ma perché ritenuta fondamentale per i leaders, in quanto permette di spiegare cosa l’azienda si aspetti dalle persone e comunicarne efficacemente la cultura e i valori.
Nella valutazione, spesso questa competenza viene assorbita da competenze “ombrello”, come la comunicazione o la leadership. Ma quando vogliamo indagare le caratteristiche veramente importanti per i lavoratori nel 2020, dobbiamo essere specifici, e la parola “persuasione” racchiude alla perfezione quanto il potere del linguaggio sia fondamentale per supportare e motivare il prossimo.

3) Collaborazione
Al terzo posto troviamo la prima vera competenza per il lavoro di gruppo. Nessuno lavora nel vuoto e non serve generare nuove idee o ispirare i collaboratori, se non si è in grado di lavorare assieme al proprio team. Con la più frequente emersione di temi come la cultural diversity, nessuna azienda può permettersi di assumere persone che non collaborano; chiunque abbia lavorato in progetti di gruppo può testimoniare che anche solo un membro non collaborativo possa mettere al repentaglio il lavoro di tutti.
4) Adattabilità
Adattarsi al cambiamento vuol dire essere congruenti al contesto, alla cultura aziendale e al ruolo. È una capacità che richiede sia stati passivi (apertura, comprensione) sia cambiamento attivo dei comportamenti, ed è una soft skills sulla quale in Unveil Consulting stiamo lavorando da un po’…a presto per novità
5) Intelligenza Emotiva
Percepire, valutare e rispondere alle emozioni altrui è fondamentale in ogni campo, dal management alla vendita, dall’assistenza al cliente alla gestione delle risorse umane. È indicata al quinto posto nella classifica di LinkedIn, ma siamo sicuri che guadagnerà posizione nei prossimi anni.
Le soft skills qui presentate sono una chiara indicazione del fatto che lavorare con il prossimo e portare nuove idee siano elementi centrali nella determinazione di una carriera, tanto più che nel passaggio tra il 2019 e il 2020 il time management ha ceduto la quinta posizione all’intelligenza emotiva. Nei prossimi anni vedremo come le aziende favoriranno queste soft skills, e come ognuno di noi deciderà di coltivarle, ma una cosa è certa: la formazione sulle soft skills non sarà solo un “plus”, ma un vero e proprio investimento strategico.
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