L’uomo al centro delle linee guida etiche Ue sull’Intelligenza Artificiale
La fiducia come obiettivo
Il progresso dell’Intelligenza Artificiale è inarrestabile, ma come possiamo garantire la fiducia necessaria per il funzionamento di una tecnologia che sta rivoluzionando tutti i settori?
La risposta viene dalla Commissione Ue che ha presentato le sue linee guida etiche, volte ad orientare l’interazione Uomo-Macchina. Stando a quanto sostenuto da Maryia Gabriel, commissaria Ue al digitale, l’obiettivo di queste linee è quello di assicurare la “fiducia” nell’intelligenza artificiale, che è “primordiale per beneficiare” del suo utilizzo.
Le linee guida
Il primo dei principi contenuti nelle linee guida Ue sull’Intelligenza Artificiale (IA) prevede che il controllo debba essere esercitato sempre da un umano. L’obiettivo legato all’utilizzo di queste tecnologie, infatti, non è quello di ridurre l’autonomia umana, ma di migliorarne l’agire e i diritti. Il secondo principio prevede che gli algoritmi che dettano il funzionamento dell’IA siano sicuri, affidabili e resistenti rispetto ad errori ed incongruenze. Il terzo sostiene che i cittadini debbano sempre essere informati circa l’utilizzo dei loro dati personali e averne il pieno controllo. Segue un quarto principio sulla trasparenza, volto a garantire la tracciabilità dei sistemi di Intelligenza Artificiale e un quinto volto a garantire la diversità e l’assenza di discriminazione. Si definisce, poi la responsabilità di chi gestisce i sistemi di calcolo in caso di danni o incidenti. Infine, l’IA dovrà operare a favore del benessere sociale e ambientale, aumentando la sostenibilità ecologica.
L’uomo al centro
Stando alle linee guida presentate dalla Commissione Ue, l’uomo viene posto sempre al centro dell’interazione con l’IA. A tal proposito, Maryia Gabriel aggiunge che “una persona deve sempre sapere quando si trova di fronte ad una macchina e non ad un essere umano”, per questo motivo “i sistemi di AI devono essere riconoscibili”. Esigenza sempre più rilevante se pensiamo che gli investimenti in IA, sia pubblici che privati, vedranno un incremento di almeno €20BN annualmente per il prossimo decennio.
L’Intelligenza Artificiale in azienda
L’Intelligenza artificiale, quindi, è diventata un’area di importanza strategica e un elemento chiave per lo sviluppo economico, tanto importante da stimolare la stesura di linee guida etiche e da promuovere investimenti ingenti per i prossimi decenni.
Nonostante ciò, l’uomo rimane al centro dell’attenzione.
In azienda, infatti, l’accountability e la decisione finale di qualsiasi progetto e intervento spetta sempre agli umani, così come su di loro ricade la responsabilità per le azioni dell’IA.
L’IA, infatti, deve rimanere sempre e solo un mezzo, uno strumento per raggiungere un fine, senza diventare un “agente”. L’obiettivo finale è quello di fornirci supporto, aiutandoci ad “aumentare” la nostra umanità e migliorando le nostre capacità, piuttosto che ostacolarle.
Questi cambiamenti richiedono nuove conoscenze e competenze, oltre all’adozione di modalità comunicative nuove. Se volete imparare a confrontarvi, interagire e collaborare con sistemi dotati di Intelligenza Artificiale potete rivolgervi ad Unveil Consulting che accompagna e sostiene le aziende in questo percorso di adattamento.
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