Robotica e HR: Esempi attuali dell’uso della robotica
L’avvento della robotica e delle AI all’interno delle aziende ha portato numerosi vantaggi in molti ambiti del contesto organizzativo aziendale, come nel settore HR.
Ma come vengono usati, nello specifico, questi nuovi strumenti?
RoboCoach
Una possibile soluzione applicativa potrebbe essere quella delle chatbot; ad esempio, una startup colombiana (Nipu) ha sviluppato una chatbot in grado di aiutare gli utenti ad orientarsi nel mondo della tecnologia.
L’algoritmo alla base è stato progettato per svolgere la funzione di ‘’coach’’ degli utenti, ogni settimana invia approfondimenti, dati ed analisi esclusive sull’ecosistema tecnologico latinoamericano via email, rimanendo a disposizione per domande e supporto.
Nipu non viene considerata una piattaforma di intrattenimento o di formazione, ma piuttosto come una guida per le persone verso i corsi, le università, le scuole, per aiutarle a trovare un posto di lavoro.
L’azienda collabora con le università, gli headhunter, le aziende in cerca di personale e altre startup edtech: collaborando con loro, la startup vuole offrire agli utenti un orientamento professionale nel mondo della tecnologia a 360.
Dopo vari test, Nipu inizierà la vendita del suo servizio in Colombia, Perù e Messico, ma ha già in programma di lanciare negli Stati Uniti prima la versione spagnola tra la popolazione latina e successivamente anche il supporto per la lingua inglese.
Colloqui imparziali
Un altro esempio applicativo della robotica nel contesto HR risiede nell’utilizzo di robot per effettuare job interviews, in modo da evitare il più possibile bias (ovvero errori e condizionamenti) nelle scelte.
La società svedese di robotica Furhat Robotics e la società di reclutamento TNG hanno progettato un robot per condurre colloqui di lavoro imparziali con candidati umani. Il robot, che si chiama Furhat, non si impegna in chiacchiere pre-colloquio, e pone tutte le domande con lo stesso tono e lo stesso ordine, creando quello che i suoi progettisti dicono essere “un colloquio più equo e oggettivo”.
Furhat ha la capacità di parlare in 40 lingue diverse, è costruito con microfoni e camere che permettono di vedere e capire cosa dice una persona.
L’obiettivo dell’azienda è di usare questo tipo di robot, che permette al candidato di parlare ed esprimersi liberamente, andando quindi ad eliminare quel tipo di bias che occorre nell’interazione umana (giudizi sul vestiario, sull’accento, sulla nazionalità).
Dopo aver provato per diversi mesi, Furhat ha iniziato a intervistare i candidati effettivi nel maggio 2019.
Vera: il compagno ideale per i reclutatori
Andando ancora oltre con l’immaginazione, una startup russa (Stafory) ha pensato di progettare un’intelligenza artificiale (Vera) che possa andare a sostituire le funzioni attuali del team HR.
Vera (che dispone anche di un proprio avatar personale) può ricercare in vari siti di lavoro i candidati più adatti al ruolo richiesto,
inoltre, li contatta telefonicamente (o anche con email e video chat) e svolge un’intervista con domande prefissate.
Vera quindi valuta le risposte e sceglie i candidati con un punteggio più alto.
Secondo Stafory, Vera riuscirebbe a fare tutto ciò 10 volte più velocemente di un essere umano.
Il programma non ha ancora un’interfaccia robotica e quindi non può sostituire fisicamente gli impiegati delle risorse umane: questi dipendenti sono responsabili dell’assunzione (almeno per ora), e Vera agisce come supporto per velocizzare il processo.
Questo software è già in uso presso alcune grandi aziende multinazionali, come IKEA, Microsoft e Coca-Cola.
Come ogni strumento, anche Vera ha ancora i suoi punti da migliorare, come ammette Stafory. Infatti, Vera non è riesce ad effettuare una selezione ottimale di posizioni lavorative più specifiche e complesse, come quelle esecutive o manageriali, che richiedono molto più di ‘’hard skill’’ da parte di un candidato.
Vera supporta 68 lingue, e la startup sta progettando di allargare il suo mercato in Europa e negli USA, inoltre gli ingegneri di Vera stanno provando ad effettuare un training che permetta di riconoscere stress o sarcasmo durante i colloqui, in modo da garantire una progressiva complessità di questo strumento.
Come abbiamo visto, nonostante il mondo della robotica possa sembrarci, a una prima considerazione, come un mondo lontano ed ancora imperfetto, nella realtà dei fatti possiamo osservare come molte grandi aziende (Coca Cola, IKEA ecc.) stanno investendo su questo tipo di progetto; è quindi necessario, a nostro avviso, che sempre più aziende comincino a modernizzarsi ed allinearsi alle pratiche odierne, il futuro è dietro l’angolo!
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