Inclusività in azienda e Risorse Umane: una breve panoramica
Negli ultimi anni stanno avvenendo dei cambiamenti importanti per quanto riguarda il mondo del lavoro e la filosofia aziendale. Le aziende stanno sempre più cominciando a dare importanza alle richieste e alle esigenze dei propri dipendenti, mettendo sempre più in primo piano il livello di soddisfazione e felicità dei propri lavoratori.
Infatti, oltre al beneficio personale che può avere un dipendente soddisfatto della propria posizione lavorativa e della propria vita nel contesto aziendale, questo tipo di atteggiamento può anche portare dei benefici alla stessa azienda: una persona felice, che si sente inclusa e stimolata riesce sicuramente ad ottenere dei risultati migliori, aumentando quindi la qualità del suo lavoro.
Ma quali sono gli esempi pratici ed attuali di questo tentativo da parte delle aziende di aumentare il livello di benessere e inclusività dei suoi dipendenti? Vediamo alcuni esempi.

Energia Fisica
Prysmian, leader mondiale nel mercato di energia e telecomunicazioni, ha stretto una collaborazione con Technogym per attivare una serie di iniziative volte al miglioramento della qualità della vita, intesa nella sua interezza, fatta di famiglia, lavoro, svago e salute, dei propri dipendenti.
L’obiettivo di Prysman è mettere al centro il dipendente e il suo benessere, attraverso un programma di qualche mese, che abbraccia alimentazione, attività fisica e piccole abitudini quotidiane e che aiuta a tenere alta la motivazione dei suoi collaboratori e lavoratori.
Il primo passo del percorso prevede un programma di incontri con un esperto nutrizionista, in grado di individuare le opportunità di miglioramento e suggerire gli aggiustamenti da applicare alla dieta per migliorare l’equilibrio dei nutrienti senza eccessivi sforzi o privazioni.
Dopodiché, grazie ai prodotti e ai programmi di allenamento Technogym, ogni partecipante viene messo nella condizione di allenarsi con metodo e regolarità, grazie ad app per il tracciamento dei progressi fatti e il dialogo continuo con trainer esperti.
Attraverso percorsi disegnati su misura e costantemente monitorati, nell’arco di tre o quattro mesi i partecipanti al programma di Corporate Wellness di Prysmian potranno quindi mettere in pratica dei piccoli miglioramenti che porteranno risultati “sia sotto forma fisica e benessere, sia di autostima, sicurezza, energia e voglia di fare”.
Amazon Ascolta
Anche per quanto riguarda l’inclusività, possiamo trovare degli importanti esempi, portati avanti da grandi aziende.
Amazon, ad esempio, sta cercando di rendere più inclusivo uno dei suoi centri di distribuzione (situato ad Ottawa) grazie al sostegno per i suoi dipendenti non udenti.
L’azienda mira infatti a soddisfare ogni tipo di esigenza di queste persone, oltre a garantire la qualità del loro apprendimento e della loro formazione durante tutta la durata del contratto, fornisce servizi di interpretariato video a distanza su richiesta per i loro associati sordi o ipoudenti.
Questi servizi sono forniti dalla ‘’Sign Language Interpreting Associates Ottawa”, che offre il programma per qualsiasi datore di lavoro che voglia migliorare l’accesso dei dipendenti affetti da queste problematiche, cercando quindi di rimuovere le inevitabili barriere comunicative, cercando di mettere a proprio agio ogni persona coinvolta.
Caffè Inclusivo
È altresì importante per un’azienda aumentare via via il livello di inclusività, creando dei gruppi di lavoro differenziati, che possano andare ad abbracciare più minoranze e categorie possibili.
Un esempio che possiamo trovare è stato dato da Starbucks, che legherà la retribuzione dei propri dirigenti in base al numero di obiettivi raggiunti in materia di diversità e inclusione; il goal è di avere il 30% dei dipendenti aziendali e il 40% dei lavoratori del commercio al dettaglio e della produzione di colore entro il 2025.
Starbucks ha anche detto che attiverà un nuovo programma di mentorship per aiutare i propri dipendenti a formarsi su questi temi e rimuovere i propri bias.
I dirigenti saranno quindi responsabili (attraverso bonus o malus) della costruzione di team inclusivi e diversificati, creando quindi un ambiente di lavoro in cui ogni essere umano possa sentirsi il benvenuto.
Dilsessia e Felicità
Infine, un’azienda di design belga (Happiness), con sede a Bruxelles, ha sviluppato un’idea molto interessante per includere dipendenti che hanno problemi di dislessia.
Il progetto ‘’We hire disegners” è infatti rivolto alle persone affette da dislessia che, secondo l’azienda, è una comunità composta da un 65% di persone che eccellono nelle arti e nel design.

Per reclutarli, l’azienda ha preso le URL di alcuni famosi siti d’ispirazione, come designspiration.com e behance.com, e le ha ‘riscritte’ come farebbe un dislessico, facendole quindi diventare disegnsperation.com o behense.com. Questi link portano l’utente direttamente nel sito dell’agenzia, dove il designer può inviare il proprio portfolio.
Come possiamo vedere, il mondo aziendale sta rispondendo molto bene alle richieste e alle nuove filosofie inclusive portate avanti in questi ultimi anni, è però importante sottolineare come queste idee non rappresentino unicamente un modo per fare lavorare persone che in passato non avrebbero avuto possibilità, ma anche un modo per trovare delle risorse nuove e inaspettate, tramite il contributo potenziale che queste persone possono dare.
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