Gli svantaggi del lavoro da remoto
Spesso c’è ben poco di Smart in situazioni adottate perchè più costretti che convinti. Lo abbiamo detto nel nostro precedente articolo e lo ribadiamo in questo. Recentemente siamo stati tutti costretti a lavorare da casa, in un Paese da sempre fanalino di coda nella modernizzazione degli assetti organizzativi. Tuttavia ci siamo anche accorti che nulla può favorire un aumento della diffusione dello Smart Working come la necessità di preservare la nostra salute e quella degli altri.
Ma lavorare da casa non è necessariamente un fatto positivo, e in questo articolo copriremo 3 importanti svantaggi, cercando di non soffermarci su argomenti già ampiamente citati, come l’isolamento sociale, le distrazioni, gli orari e i problemi legati alla connettività e alla comunicazione online.

Creatività e innovazione
Lavorare da casa può renedere più difficile il processo creativo ed innovativo, spesso alla base dei punti di forza di molte aziende. Qui intendiamo per creatività la capacità di generare nuovi pensieri e per innovazione quella di metterli in pratica, ma un aspetto importante del processo immovativo è che funziona quasi sempre grazie ad un lavoro di squadra. E le nuove idee fiorniscono finchè il team ha a disposizione gli spazi adatti, dove può esprimere se stesso e coltivare relazioni significative. E non stiamo solo parlando di sale riunioni, poltroncine e lavagne, ma anche di spazi comuni come aree ristoro, il parcheggio e l’ìngresso in azienda, che possono favorire il contatto e lo scambio di idee ed opinioni. Basti pensare che la Pixar ha sapientemente installato i bagni nel centro del quartier generale, assieme ad altre strutture per meeting e ristoro, per fare in modo che i dipendenti abbiano più contatti possibili. Gli spazi, la quotidianità e i contatti tra persone sono tutti aspetti fondamentali che favoriscono l’innovazione, in qualsiasi tipo di azienda. Quando vengono a mancare, è importante che l’azienda fornisca più occasioni possibili perchè i collaboratori, da casa, abbiano l’opportunità di scambiarsi idee in un contesto familiare, libero da giudizi e rilassato, e usare strumenti per la condivisione di idee come Mural.
Responsabilità individuali
Lavorare in casa, da soli o in team, spesso pone l’accento sul tema della responsabilità. Siccome la tendenza è quella di non lavorare per orari prestabiliti, è normale che a singoli e gruppi di lavoro vengano assegnati degli obiettivi da portare a termine, con la relativa responsabilità di ognuno a consegnare la propria parte in tempo. Per moltissimi lavoratori il problema che si pone è quello di imparare a porre fiducia nella capacità di autogestione dei collaboratori e colleghi, oltre che a dimostrare al prossimo che si è all’altezza della responsabilità che si è ricevuta. L’azienda deve in questi casi sempre fornire autonomia ai gruppi di lavoro, in modo che ognuno abbia completo controllo sul proprio dominio. È anche importante che si favorisca la trasparenza: aggiornare in modo candido i colleghi e supervisori sullo stato di avanzamento dei lavori è un buon modo di dimostrare che le responsabilità ricevute sono ben meritate.

Supporto emotivo
I colleghi sono una risorsa importantissima per la nostra salute mentale in ufficio. In particolare, il supporto morale che forniscono è molto importante per evitare accumulo di stress e burnout, che, oltre ad essere pessime esperienze da vivere, possono ridurre la produttività e portare all’abbandono del lavoro. In questo senso, lavorare da casa e specialmente se si vive da soli, significa non avere a disposizione un valido sostegno nei momenti di difficoltà. E l’utilizzo di chat di gruppo o videochiamate non sempre è sufficiente. È quindi importante che i supervisori indaghino costantemente lo stato emotivo dei collaboratori, evitando di ridurre le conversazioni a meri controlli sulle attività svolte.
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