Diventa un CMO (Chief Marshmallow Officer)
Un recente studio internazionale ha mostrato che la tendenza a scegliere guadagni immediati rispetto a ricompense maggiori in futuro è ampiamente diffusa in tutto il mondo, con tassi più bassi dove le condizioni finanziarie sono migliori e livelli più alti dove inflazione e disuguaglianze sono più elevati.
D’altronde, quello della soddisfazione posticipata è un concetto conosciuto da molto tempo; nello Standford marshmallow experiment, del 1972, ricercatori ponevano a un bambino una scelta tra una piccola ma immediata ricompensa (pretzel o marshmallow, a seconda della preferenza) o due piccole ricompense in un secondo momento. Negli studi di follow-up, i ricercatori hanno scoperto che i bambini che erano in grado di aspettare più a lungo tendevano ad avere migliori risultati scolastici e lavorativi.
Passando al mondo organizzativo, McKinsey ha effettuato una ricerca che ha evidenziato come la tendenza delle aziende a focalizzarsi sugli obiettivi a breve termine possa minarne la strategia nel lungo periodo. I risultati hanno mostrato che le aziende maggiormente concentrate a sviluppare strategie a lungo termine hanno ottenuto maggiori guadagni e creato più posti di lavoro rispetto a quelle focalizzate sul guadagno a breve termine. Queste società si sono inoltre riprese più rapidamente dalla crisi finanziaria del 2008-2009.
Una possibile spiegazione è che rispondere solamente alle crisi o cercare un guadagno immediato comporta, che lo si voglia o no, una presa di direzione che potrebbe essere incompatibile con una crescita sostenibile, o con un outcome strategico migliore.
D’altro canto, in una situazione volatile come quella in cui ci troviamo, è difficile fare previsioni o concentrarsi su scenari di lungo periodo, specialmente quando sia le aziende sia la politica devono urgentemente far fronte a problemi immediati, come la difficoltà di approvvigionamento, le infezioni da Covid e il caro bollette.
Tuttavia, prendere decisioni considerando solamente gli obiettivi a breve termine significa non considerare gli impatti delle proprie decisioni nel tempo, comporta una mancanza di pianificazione della crisi e dimostra scarsa immaginazione di scenari alternativi. Se immaginiamo uno scenario HR, un esempio è il prediligere politiche di benefit per ridurre il turnover, senza gettare le basi per un più strategico intervento sulla cultura organizzativa e sull’employer branding.
Queste considerazioni possono essere applicate non solo a scenari mondiali o a grandi organizzazioni, ma anche ai comportamenti dei singoli collaboratori e responsabili.
Se esaminiamo i comportamenti delle singole persone, l’abilità di posticipare una soddisfazione immediata e di considerare il lungo termine può essere considerata una capacità adattiva della persona. Questa capacità si manifesta nella abilità di agire sul proprio autocontrollo, senza cedere a stimoli e ricompense immediate che possono presentarsi quotidianamente, come l’impulso di acquistare un oggetto non necessario solamente perché in sconto, oppure l’istinto di rispondere in maniera sproporzionata ad una provocazione…o accettare un marshmallow invece di aspettare per due!
Il profilo del Chief Marshmallow Officer
Avere capacità di autocontrollo e riconoscere la differenza tra risolvere un problema a breve termine senza generare difficoltà a lungo termine gioca un ruolo importante sul lavoro, in particolar modo nell’ambito del Problem Solving e della presa di decisioni.
Saranno quindi fondamentali abilità come l’autocontrollo, la capacità di una definizione chiara degli obiettivi e la motivazione. Queste “skills” facilitano la capacità di una persona a adattarsi per soddisfare le richieste dell’ambiente. In generale, saper riconoscere e lavorare sulle emozioni è molto importante per evitare di agire d’impulso.
Un’altra importante abilità è quella di essere a conoscenza delle euristiche, ovvero scorciatoie mentali, che potrebbero offuscare la nostra capacità di decisione. Può capitare infatti che per valutare la probabilità o frequenza con cui si verifica un dato evento, ci si basi sulla facilità con cui ci viene in mente (euristica della disponibilità). Ad esempio, in una situazione di smart working volontario, le persone che decidono di rimanere in azienda potrebbero essere valutate più positivamente in termini di performance rispetto a quelle che lavorano da remoto, solo perché con le prime avviene un contatto quotidiano. Il problema è che si ignorino dati concreti che potrebbero affermare il contrario. Potremmo tra l’altro inavvertitamente promuovere un clima teso tra chi lavora da casa e chi in azienda, altro impatto negativo a lungo termine.
Infine, nel prendere decisioni occorre considerare tutte le informazioni, anche quelle che non sono facilmente evidenziabili nei classici modelli di problem-solving. Non basta infatti definire il problema ed analizzare, scegliere ed implementare possibili soluzioni se non consideriamo il lungo periodo.
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