Azioni liquide: lo smart working nella società digitale.
La società liquida descritta da Bauman, in costante cambiamento e nella quale si frantumano i modelli del passato, non risparmia l’ambito lavorativo. Azioni liquide: lo smart working nella società digitale
Le aziende devono farsi liquide se vogliono mantenersi competitive: devono essere flessibili, capaci di adattarsi rapidamente ai mutamenti ed essere in grado di cogliere e utilizzare le nuove tecnologie per anticipare i competitors ed aumentare la produttività.
Eppure, sappiamo tutti quanto possa essere lento ed oneroso trasformare un’organizzazione. Il cardine principale da cui partire è rappresentato dalle persone, da gruppi di “lavoro liquido”. Sono le persone a realizzare il cambiamento.
È importante riconoscere e valorizzare le capacità professionali delle persone, che possono essere anche fisicamente distanti dall’ufficio. Il lavoro flessibile, agile in termini di tempo e di spazio, rappresenta la modalità organizzativa – e non una “tipologia contrattuale” – per adattarsi rapidamente ai cambiamenti.
Come è possibile gestire gruppi di persone che non lavorano fisicamente insieme ogni giorno? La risposta risiede nelle nuove tecnologie. Il loro uso permette di realizzare lo smart working e gestire in maniera dinamica le performance, mettendo in connessione ciascun membro dell’organizzazione, facilitando la comunicazione. La produttività è monitorata e le persone sono motivate.
I vantaggi sono molteplici. Per citarne alcuni: la possibilità di coinvolgere risorse altamente qualificate territorialmente lontane o impossibilitate temporaneamente a partecipare alla vita dell’azienda, la riduzione dei costi per il mantenimento di sedi di lavoro permanenti, un’aumentata competitività su mercati più ampi grazie alla capacità di riorganizzarsi in maniera rapida.
In questo modo si costruisce un insieme di relazioni, capacità ed esperienze, in continua trasformazione, che costituisce la forza dell’azienda. Non si lavora più per marcare il cartellino ed essere premiati sulla base degli straordinari. Si lavora per raggiungere obiettivi e rispettare scadenze, con una certa libertà di auto-regolazione.
Presupposto fondamentale è la volontà e la disponibilità ad utilizzare gli strumenti tecnologici.
Nel XVIII secolo la rivoluzione industriale ha trasformato la società ed il lavoro. Allo stesso modo la nascita della Società Digitale alla fine del XX secolo ha comportato un’analoga rivoluzione rompendo i legami di spazio e tempo tra il lavoratore ed il luogo di lavoro.
Fare smart working, tuttavia, non è così immediato. In Europa la diffusione del telelavoro e dello smart working varia in maniera significativa: secondo un’indagine dell’Eurofound, in media circa il 17% di lavoratori utilizzano occasionalmente o regolarmente queste modalità, ma in alcuni Paesi si registrano picchi sopra al 30% ed in altri sotto al 10%. L’Italia rientra in quest’ultimo segmento.
Lo smart working è una questione di cultura aziendale e di educazione. Implica, infatti, maggiore fiducia, responsabilizzazione, smart leadership ed inedite forme di collaborazione e comunicazione.
Unveil Consulting guida le aziende nel cambiamento, per avviare esperienze di smart working costruite ad hoc sulle loro esigenze. Il supporto di Unveil Consulting è orientato ad amplificare al massimo i vantaggi del lavoro agile, garantendo maggior benessere ed equilibrio tra dimensione privata e professionale delle persone coinvolte, limitandone gli effetti collaterali ed assicurando il coinvolgimento delle persone.
Mediante innovativi servizi di consulenza e appositi percorsi di formazione, Unveil Consulting individua e costruisce insieme all’azienda la strada più appropriata.
